Togliamoci dalle
(s)palle questo maledetto Debito Pubblico che ci impedisce di vivere.
Il debito pubblico italiano - circa 2.200 miliari di euro – grava come un
macigno sulle spalle degli italiani.
Come si è arrivati ad
accumulare un così spaventoso debito
pubblico?
Dagli anni ’80 in poi una classe dirigente politica disastrosa ha voluto, pur senza avere
una lira in cassa, costruire delle
infrastrutture faraoniche ed inutili ( autostrade, tunnel, porti , aeroporti, pale eoliche, reti ferroviarie etc. etc.) per attirare a sé il consenso degli
elettori.
Gli italiani hanno abboccato come tanti allocchi alla
vista di uno specchietto colorato, sono
caduti nel tranello e per alcuni decenni hanno favorito l’ascesa politica di autentici mascalzoni della finanza che
badavano più a riempirsi le tasche e i
propri portafogli facendo con spudoratezza
eclatante i loro sporchi interessi personali alla luce del sole e con
l’avallo della burocrazia, della magistratura e degli stessi cittadini
boccaloni, meravigliati di tanta solerzia e tanto affarismo.
Finalmente, per mezzo
della magistratura, negli anni a cavallo
del secolo la percezione dei torti e delle
ingiustizie subite ha fatto si che la gente, rialzasse la testa e si accorgesse del
malaffare e delle angherie subite ad
opera di alcuni furfanti al potere.
Ma ormai il danno era fatto
e a fronte di opere costosissime
ed inutili fatte erigere dai politici
del tempo, si addensava sempre più minacciosa sulle spalle degli
italiani la nuvolaglia del debito pubblico che aveva ormai raggiunto livelli da catastrofe nazionale .
Per la verità alcuni economisti più avveduti avevano
messo in guardia l’opinione pubblica chiedendosi a più riprese chi mai sarebbe stato in grado di rimborsare un così grande importo di debiti?
Lo faranno le generazioni
future, - rispondevano piccati gli affaristi
intrallazzatori con le mani sporche di cemento ed i portafogli gonfi: -
“ Stiamo preparando loro un avvenire da sogno, con porti, strade , navi, treni, aerei e infrastrutture da Nazione prima della classe.
I nostri giovani avranno un avvenire che non gli basteranno gli anni che hanno da vivere per ringraziarci”.
“ Stiamo preparando loro un avvenire da sogno, con porti, strade , navi, treni, aerei e infrastrutture da Nazione prima della classe.
I nostri giovani avranno un avvenire che non gli basteranno gli anni che hanno da vivere per ringraziarci”.
Invece adesso ci si è
accorti di come si vada vicino ai 50 miliardi di euro solo per gli interessi che
maturano ogni anno sui titoli, e di come dunque, gli italiani , per questo maledetto
debito pubblico accumulatosi per opera
di professionisti del malaffare
politico e istituzionale, stiano pagando gli anni del sollazzo e del
vivere al di sopra delle proprie risorse con
la perdita dei posti di lavoro, con le fabbriche che chiudono o vanno a stabilirsi al’estero per pagare meno
tasse e salari più bassi, con la rinuncia persino al’acquisto dei generi
alimentari necessari per la sopravvivenza, con un
impoverimento generalizzato della popolazione e con i propri giovani privi di lavoro e persino di prospettive per il proprio futuro.
Nonostante tutto
questo buio , incanalati come sono ormai in un lungo tunnel senza luce e forse senza uscita , i cittadini italiani si vedono costretti a
tirare ancora di più la cinghia per poter riuscire , almeno in parte , a
rimborsare ai sottoscrittori di Bot e Cct una parte dei crediti che costoro vantano verso lo Stato.
Non ci sono ormai più nemmeno soldi per mangiare e tuttavia dobbiamo prima rimborsare di capitale e interessi chi si
è fidato dei nostri maledetti cafoni politici del passato e ha fatto affari d’oro con essi.
Oggi però finalmente questo obbligo morale verso i creditori è sempre più
visto con malessere , perché
il doverlo osservare aggrava la povertà attuale e quella degli anni a venire,
senza alcuna via di sbocco.
Si sta facendo strada pertanto la convinzione che induce a ritenere che questo maledetto debito
pubblico sia sorto e si sia gonfiato a dismisura non solo per l’acquiescenza dei cittadini di fronte alle malefatte dei
propri governanti, ma anche perché gli
investitori e i sottoscrittori dei titoli
avevano grande interesse economico a
farlo , pur sapendo o potendo intuire con un po’ di materia grigia mentale che
la cosa non sarebbe durata in eterno.
Quindi, continua il ragionamento di cui sopra, se i cittadini
stanno pagando l' imperizia e la dabbenaggine nella scelta dei propri politici con la miseria e la povertà generalizzata, è giusto che anche
chi ha sfruttato a proprio favore le carognate dei politici e degli
economisti traviati sottoscrivendo le
loro cartelle del debito pubblico
per ottenerne grossi vantaggi economici, ora in
qualche modo paghi , incassando
meno del previsto o addirittura perdendo
in parte o in tutto il proprio
capitale investito.
Se miseria deve essere, che miseria sia per tutti, è la
parola d’ordine di oggi.
I cittadini stanno pagando sulla propria pelle la crisi economica e il malgoverno degli anni passati e forse
anche del tempo attuale, ma qualcosa è giusto che paghino anche i capitalisti che hanno sostenuto e finanziato con i loro soldi le imprese
roboanti e strabilianti e quasi sempre del tutto inutili che questi politici del menga hanno
intrapreso ed anche malamente
realizzato.
L’ultimo esempio in ordine di tempo è la costruzione di
questa faraonica ed inutile Tav che
collegherà la Germania con la Francia passando per la val di Susa dove, invece
di modernizzare o raddoppiare la linea attuale già esistente si vogliono sbancare e sventrare con gallerie lunghe decine di km delle montagne piene di amianto, con rischi sanitari enormi per la popolazione del luogo e per i passeggeri trasportati, così come un ‘ altra opera finanziata con l’aumento del Debito pubblico è il Mose, cioè quel complesso inutile di dighe che dovrebbero salvaguardare
Venezia dal fenomeno dell’acqua alta, ma
che invece non farà che turbare l’equilibrio faunistico ed ittico di quel
luogo, senza essere di alcun aiuto alla città.
E per fortuna che si
è rinunciato, per il momento , alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina
e allo spendere ulteriori soldi per
organizzare nel 2020 le olimpiadi a Roma.
Evidentemente qualche barlume di intelligenza ogni tanto comincia a far capolino nelle testoline dei nostri uomini di governo.
Evidentemente qualche barlume di intelligenza ogni tanto comincia a far capolino nelle testoline dei nostri uomini di governo.
Dunque, per ridurre il Debito pubblico, la proposta che molte persone
illuminate tentano di portare
avanti, è quella di non rimborsarlo più
del tutto, oppure di rimborsarne solo il 10% dell’’ammontare sottoscritto
dai possessori di Bot o Cct.
In questo modo , drasticamente viene ad essere eliminato il
peso che grava sulle spalle delle
giovani generazioni le quali, è bene ricordarselo, sono incolpevoli degli
sprechi e delle manie di grandezza dei politici del passato.
Perciò, per effetto di questa proposta chi ha un credito verso lo Stato ad esempio di mille euro, se vuole di euro ne potrà incassare solo cento , ma se non accetta questa
decurtazione, non avrà neppure quelli .
Così va il mondo,
signori: voi vi siete fidati ciecamente delle parole e delle promesse di politici arroganti, arruffoni e
pasticcioni ed allora adesso pagatene le
conseguenze.
Avete fatto un affare sbagliato e adesso ci rimettete del vostro.
Naturalmente niente vi impedirà di pensare
e di dire al mondo che degli italiani non ci si può fidare, che essi sono tutti imbroglioni e dei mafiosi mangia parola e che vi
guarderete bene nel futuro di fare affari con essi, ma tutto questo è nel vostro diritto ed è
anche giusto che così pensiate e facciate.
Così come è nel nostro diritto di italiani normali di cercare di uscire al più presto da questa situazione di declino in cui ci hanno messo i nostri arruffoni politici e i vostri affari non sempre del tutto chiari e leciti , rimborsandovi quel poco che riusciamo, senza per questo andare a ipotecare di miseria i nostri anni a venire.
E allora finalmente i nostri connazionali , sgravati dal peso del debito pubblico che finora come un macigno pesava sul loro avvenire, potranno rialzare la testa e darsi di nuovo da fare con le propria innate intelligenze e capacità per rialzare le sorti economiche di questo nostro disgraziato Paese, finora governato da personaggi inetti e incapaci che hanno sempre fatto i loro sporchi interessi personali più che badare ai bisogni della parte più debole della popolazione.
E allora finalmente i nostri connazionali , sgravati dal peso del debito pubblico che finora come un macigno pesava sul loro avvenire, potranno rialzare la testa e darsi di nuovo da fare con le propria innate intelligenze e capacità per rialzare le sorti economiche di questo nostro disgraziato Paese, finora governato da personaggi inetti e incapaci che hanno sempre fatto i loro sporchi interessi personali più che badare ai bisogni della parte più debole della popolazione.
E naturalmente, visto che più nessuno al mondo ci darà
credito, dovremo imparare a comportarci come il buon padre di famiglia dei proverbi, cercando di far quadrare il bilancio di casa non spendendo nemmeno un euro in più di quanto incassato,evitando così la megalomania di far rivivere i tempi in cui vivevamo al di sopra delle nostre risorse e possibilità , ma come formichine tornando a risparmiare centesimo su centesimo per essere in grado di affrontare
i rischi del futuro , ma questa volta a testa alta.
Questa proposta di riduzione traumatica del Debito pubblico non sarà il massimo della signorilità, ma è l'unico modo per assicurare a noi e ai nostri figli e nipoti un avvenire sereno e tranquillo, anche se per ottenere questo risultato dovremo purtroppo far imprecare qualcuno al solo sentir pronunciare il nostro nome di Italiani.
Ma solo facendo così la nostra sopravvivenza sarà assicurata.
Questa proposta di riduzione traumatica del Debito pubblico non sarà il massimo della signorilità, ma è l'unico modo per assicurare a noi e ai nostri figli e nipoti un avvenire sereno e tranquillo, anche se per ottenere questo risultato dovremo purtroppo far imprecare qualcuno al solo sentir pronunciare il nostro nome di Italiani.
Ma solo facendo così la nostra sopravvivenza sarà assicurata.
Bravo tu si che hai ben studiato l'economia. Buttiano il bambino con l'acqua sporca.LA questione è che in Italia nessuno escluso conosce le regole ecomiche.Chiediti come mai il debito pubblico giapponese è di gran lunga superiore al nostro .fatti un viaggio e vedrai la differenza.
RispondiEliminaStamattina, 17 novembre, è stata data la notizia di un crollo della Borsa di Tokio e della possibilità, tutt' altro che remota, che il Giappone ricada nella recessione da cui sembrava essere uscito con le politiche di finanziamenti "allegri" del premier Shinzo Abe, che non si è per niente preoccupato del debito pubblico. Mi pare che il Giappone non sia proprio l' esempio da citare.
EliminaSebbene l' idea di una riduzione del debito per ristrutturazione non sia del tutto campata in aria, è improponibile ua riduzione del 90 %. I BOT e i CCT sono in mano a paesi esteri come Francia e Germania, ma anche a famiglie italiane che hanno investito la loro liquidazione o una loro eredità. Sarebbe un vero furto.
RispondiEliminaOlretutto sarebbe anche esagerato, perchè ammesso che fosse possibile sarebbe più che sufficiente ridurre il debito della metà (portandolo al 60 % del PIL).
Io resto del parere che i debiti vadano fatti con criterio, ma poi vadano sempre pagati.