22 luglio 2014

65.4) Stiamo dando lezioni di civiltà al mondo.

Stiamo dando lezioni di civiltà al mondo.



Non capita spesso , ma  oggi  ( 22/07/2014) , noi italiani stiamo dando lezioni di civiltà al mondo intero.
La mia impressione è dettata dalle seguenti considerazioni.

Sappiamo tutti che purtroppo un po’ dappertutto  nel mondo ci sono focolai di guerra , di ingiustizia, di soprusi :
  • C’è la guerra infinita tra Israele e Palestina;
  •  ci sono  degli Stati mediorientali e nordafricani in rivolta verso  governi  contrari alla concessione di diritti civili;
  • ci sono  degli  Stati africani dominati da dittatori sanguinari in perenne guerra interna  tra  fazioni, tribù  e clan;
  • ci sono degli  Stati orientali  nei quali  torna a predominare  la volontà millenaria di   considerare la donna  solo come oggetto di piacere e di sfruttamento al limite dello schiavismo;
  • ci sono degli Stati  dell’America  del Sud  nelle cui favelas o città dei poveri  si dà la caccia ai bambini per   speculare sulla donazione dei loro organi;
  •  ed infine, su tutto e tutti  stiamo assistendo  al risorgere  di un fanatismo religioso  mondiale da Medioevo che  promette  guerra, sangue e morte a chi non  si converte.

In questo contesto  mondiale così   poco lusinghiero, anche l’Italia ha i suoi bei problemi, a partire da una crisi economica  ormai quasi decennale che   fa fallire industrie  e commercio,   che   ha bruciato  milioni di posti di lavoro e  dilapidato  i risparmi di intere generazioni  di nonni , per non parlare delle ingiustizie  quotidiane e dei mali atavici della nostra politica arretrata e chiusa in sé stessa.

Ma, a fronte di queste cose negative nazionali, in questi giorni   noi  italiani stiamo assistendo  ad avvenimenti che   davvero possono riempirci di orgoglio.

Parlo della grande umanità con cui noi stiamo  da anni   accogliendo  le centinaia di migliaia di profughi che attraverso i cosiddetti " viaggi della disperazione"  , stanno sbarcando sulle nostre coste e attraversando  i nostri valichi di frontiera da sud a nord.

Le nostre unità navali militari che in altre parti del mondo sono  utilizzate per lanciare razzi e missili  e per distruzioni di massa, vengono invece utilizzate per  soccorrere, aiutare  e salvare   centinaia di imbarcazioni  stipate all'inverosimile da   migliaia di disperati,  che addirittura  muoiono  schiacciati tra di loro.

Si dice che ne siano  arrivati così circa ottantamila dall'inizio 2014 ad oggi.

Tutte  persone soccorse, alloggiate, ripulite, e rivestite, certamente alla meno peggio,  in strutture e in spazi  troppo piccoli, ma pur sempre  salvate e  mantenute  in vita, lontano dalle cause della  fuga dai loro Paesi sanguinari e incivili.
Certo si potrebbe e si dovrebbe  fare di meglio e di più,  ma già questo differenziarsi  dalla indifferenza e dal menefreghismo degli altri Paesi europei e mondiali , è  già di per sé un motivo di grande soddisfazione.

Un altro motivo di orgoglio  nazionale che  proprio in questi giorni stiamo dando   al mondo intero  è dato dalla dimostrazione dalla grande capacità   tecnica   applicata per il rigalleggiamento e lo spostamento della nave Costa Concordia affondata tempo fa all'isola del Giglio.
Ci eravamo  sentiti tutti  umiliati quando  era accaduto il triste fatto del naufragio, con le decine di morti  accertate, e con   la vicenda personale del balordo e vigliacco   capitano Schettino,  tanto più che come italiani  eravamo stati oggetto di disprezzo da parte di tutta la comunità internazionale  e dei mezzi di informazione mondiali.

Oggi invece,  questi due fatti ci devono  far sentire orgogliosi  di essere italiani, perché attraverso   essi,   ed anche che  proprio a Roma ci sia un uomo  vestito di bianco che quotidianamente  incita  l’umanità alla pace, alla concordia e alla tolleranza, l'Italia sta  per una volta tanto tornando a dare  lezioni di civiltà al mondo intero.  


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