Renzi
in questo momento non è nessuno.
Non
è presidente, non è segretario, non è niente.
E perché
allora continuano ad intervistarlo, a chiedere il suo parere, e i suoi consigli
come se egli fosse depositario delle
verità del Vangelo?
Eppure
c’è più credibilità in quello che dice uno qualsiasi degli avventori abituali del
bar Sport del mio paese di quanto possa dire o affermare questo pallone
gonfiato che abbiamo subito per tre anni al governo.
Impariamo
a lasciarlo perdere, tanto tutto quel che dice o fa, o dice di fare non vale che zero.
Zero
al quoto.
Togliamocelo
dalle palle, dalle discussioni, dalle
prime pagine dei giornali e dei Tg e lasciamolo bollire nel suo brodo, augurandogli
di vero cuore che la pacchia sia con
lui , a Ibiza, a Formentera o in qualsiasi
altro posto lontano dall’Italia voglia
andare a stabilirsi, inieme al suo
rompiglione "giglio magico" formato da amici adulatori interessati al suo potere e sempre pronti a dichiarare che le sue flatulenze gastrointestinali profumino di Chanel numero 5, e lui sempre più pronto a crederlo per davvero.
Vivremo
felici in Italia senza di Lui , senza la sua bulleria e la sua prosopopea, forse finalmente così con governanti che chiaccherando meno, faranno meno promesse e lavoreranno di più per il bene comune piuttosto che per un ristretto clan di amici e amicizie da favorire sempre e comunque .
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