In Italia quando ci si ammala, la persona può usufruire delle cure tramite
due modalità:
- Modalità privata, pagando la quota richiesta;
- Modalità pubblica usufruendo delle prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale.
- Modalità privata, pagando la quota richiesta;
- Modalità pubblica usufruendo delle prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale.
Le strutture mediche presso cui farsi curare sono di due tipi:
Ci sono strutture sanitarie pubbliche (
ospedali)
e strutture
sanitarie private (cliniche , centri medici, etc)
Nelle
strutture pubbliche si accede:
tramite il SSN - Servizio Sanitario Nazionale senza alcuna spesa, eccettuata la cosiddetta compartecipazione alla
spesa (ticket) stabilita da apposito tariffario del Ministero della Salute.
Si deve fare richiesta al Centro prenotazione unico della struttura ospedaliera (C.U.P.S.)ed armarsi di santa pazienza sperando in tempi di evasione non troppo lunghi.
Si deve fare richiesta al Centro prenotazione unico della struttura ospedaliera (C.U.P.S.)ed armarsi di santa pazienza sperando in tempi di evasione non troppo lunghi.
Nelle
strutture sanitarie private si accede :
- in via celere ( generalmente con un’ attesa massima di 10- 15 giorni) tramite pagamento del
costo per la prestazione sanitaria
richiesta oppure tramite speciali convenzioni con assicurazioni private e/o con fondi sanitari privati.
- oppure, con i tempi dei CUPS ospedalieri, cioè tempi di attesa lunghissimi anche di mesi o
anni, usufruendo del SSN
per effetto di convenzione stipulata
tra clinica privata e Ministero della Salute, e pagando all'atto della effettiva prestazione sanitaria solamente il ticket previsto.
In pratica la struttura privata stipula appositi accordi contrattuali con la
Regione di competenza , mediante i quali si stabilisce il numero massimo di prestazioni
che il Ssn "acquista" da quella struttura o da quel professionista
privato accreditato.
Quindi chi abbia urgenza di visite mediche o specialistiche o interventi
sanitari, se si rivolge alla struttura pubblica
rischia di vedersi soddisfare la
richiesta, come si dice, post mortem.
Se invece si è associati a dei fondi di previdenza
sanitari oppure se si è stipulata una polizza con una assicurazione privata, rivolgendosi ad una struttura convenzionata privata, l' evasione della sua richiesta sanitaria è
diciamo così, quasi immediata.
A nessuno sfugge che la disorganizzazione e i tempi di lentezza burocratica delle strutture
sanitarie pubbliche siano quasi volute e
programmate, per fare in modo che ci si
rivolga sempre più spesso alle
assicurazioni private, ai fondi di assistenza e previdenza privati e alle strutture sanitarie private le quali, ( lo si può dire con quasi assoluta certezza), poi contraccambiano i favori , dando incremento a
tutto un giro di bustarelle e di favori politici corruttivi e di scambio a cui da sempre in Italia siamo abituati.
La malasanità è voluta, gente, ed
allora che purtroppo malasanità sia.
E
gli stupidi come lo scrivente che
ancora si meravigliano di certi tempi sanitari biblici per la povera gente e di certi tempi veloci per i ricchi, non sono altro
che persone che non sanno stare al mondo
ed ancora credono che la luna parli veramente al cuore degli innamorati.
Eppure, volendo, un rimedio ci sarebbe, anzi due:
- il primo sarebbe quello di far funzionare gli ospedali 24 ore su 24,
magari organizzando su più turni il personale e facendo funzionare le ;apparecchiature sanitarie giorno e notte;
- e il secondo quello di aumentare il numero massimo di convenzioni con le strutture private da parte del Servizio Sanitario Nazionale in modo che anch'esse smaltiscano le richieste in tempi brevi e accettabili.
Perché le cose se veramente le si vogliono fare, basta poco per farle.
Solo un pò più di volontà e un pò meno di burocrazia e di bustarelle.
Eppure, volendo, un rimedio ci sarebbe, anzi due:
- il primo sarebbe quello di far funzionare gli ospedali 24 ore su 24,
magari organizzando su più turni il personale e facendo funzionare le ;apparecchiature sanitarie giorno e notte;
- e il secondo quello di aumentare il numero massimo di convenzioni con le strutture private da parte del Servizio Sanitario Nazionale in modo che anch'esse smaltiscano le richieste in tempi brevi e accettabili.
Perché le cose se veramente le si vogliono fare, basta poco per farle.
Solo un pò più di volontà e un pò meno di burocrazia e di bustarelle.
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