6 luglio 2016

65.16) Quando i padri inguaiano i figli. I chiacchierati papà Boschi e papà Alfano.


Quando i padri inguaiano i figli. 
I chiacchierati  papà Boschi e papà Alfano.




Succede in alcune famiglie che i figli vogliano intraprendere la carriera politica.
Magari sono  anche dotati  e in poco tempo diventano addirittura ministri.
Un grande avvenire politico è davanti a loro.
Basterebbe che nessun parente mettesse loro i bastoni tra le ruote.

Invece che succede?

Per la Boschi,  da alcuni indicata come probabile  successore di Renzi, non appena questi lascerà il governo dopo la inevitabile  sconfitta elettorale del prossimo ottobre a seguito della bocciatura del referendum sulle riforme , da un po’ di tempo   si staglia su di lei, come un macigno   minaccioso capace di rovinarle la carriera politica, l'ombra del padre, ex dirigente della fallita Banca Etruria che  nella vicenda avrebbe avuto un ruolo e un comportamento  non troppo limpidi  suscettibili perciò  di indagini da parte  della magistratura.

Per Alfano,  dopo che coraggiosamente  da alcuni anni  si è dissociato dalla politica  personale  condotta da Silvio Berlusconi per la tutela dei propri interessi privati e aziendali,   fondando un partito che, pur piccolo numericamente,   fà parte dell’attuale governo,  ed è in grado di condizionarne a volte le scelte,  ora  si viene a sapere che  il padre  è un personaggio  di dubbia  moralità attualmente indagato per corruzione , essendo trapelati  alcuni suoi oscuri legami con l’inchiesta   di Mafia Capitale , per una storia di   raccomandazioni e assunzioni alle poste d Roma.

Padri degeneri, che invece di  essere di esempio di moralità e di buon comportamento per i figli, non solo  non lo fanno, ma con il loro  dubbio e insulso comportamento, ne rovinano la carriera politica, perché gettano ombre sulle  azioni dei figli  e sui reali morivi del loro  comportamento e delle loro scelte politiche.


Ora capita che in molte famiglie italiane , a causa della crisi economica e della mancanza di posti di lavoro, siano i padri ed  addirittura i padri dei padri, a mandare avanti, con  i risparmi di una vita  e con  la piccola ma certa pensione  di cui, fin che  dura,   usufruiscono, il  modesto menage familiare, garantendone la   sopravvivenza e la continuità.


Nel caso invece  di questi due personaggi politici sopra menzionati,  le figure paterne, invece di essere  garanzia di  tranquillo tran tran familiare,   si stanno rivelando invece come  distruttrici  di carriere politiche e come rovina  della fama di buoni governanti  che i  figli stavano con fatica portando avanti.

Le azioni dei  figli  a volte  sono la  conseguenza  dei buoni principi tramandati e insegnati dai genitori, ma con dei padri degeneri come questi due, chi  avrà più fiducia nella linearità di comportamento  dei ministri Boschi e Alfano?
Ogni loro azione sarà valutata come di dubbia moralità,  tesa a nascondere e a sminuire le vicende giudiziarie dei loro padri.

La  rovina politica di questi due ministri, per le colpe paterne, è purtroppo data per certa.






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