Lei ha voluto sostanzialmente che l’Europa intera formata da
28 Paesi membri diventasse una grande Germania,
dove circolassero solamente i prodotti tedeschi, dove lavorassero a pieno
regime solo i tedeschi e le loro
industrie, dove il rispetto delle regole
valesse solo per gli altri e non per la sua nazione.
A questo si è ribellata la Gran Bretagna con la sua decisione di
uscire da questa Unione europea merkeliana, fatta di privilegi per il popolo
germanico e di balzelli e tasse e
umiliazioni per gli altri Paesi.
La Germania, e i suoi alleati di sempre, Polonia, Austria,Ungheria e
Danimarca volevano estendere la loro egemonia sul resto dell’Europa, da sempre diviso in liti interne tra Francia, Italia,
Grecia e Spagna.
Adesso che l’Europa merkeliana sta franando, è urgente che
queste Nazioni si ricompattino tra loro e decidano di
dar vita nel parlamento europeo non solo
più a una Europa dei soldi, dei cambi e delle banche e delle lobby dell’economia, ma ad una Europa, per il
momento purtroppo ancora divisa tra Stati nazionali, ma che abbiano però l’obbligo di avere una unica e uguale
tassazione fiscale sia per i privati che per le imprese, , una unica ed
uguale legge sull'ecologia e il rispetto
dell’ambiente, norme uniche ed uguali per tutti sui diritti e doveri dei
cittadini, un unico codice del lavoro , una sostanziale parità degli stipendi in
busta paga a parità di lavoro, sia esso svolto in Grecia, in Romania, in Italia
o in Ungheria.
Questa unica Europa unita dovrà accollare su di sé l'ammontare dei debiti pubblici degli Stati aderenti e cercare di gestirli valorizzando al meglio la somma delle proprietà statali e dei beni industriali posseduti.
Questa unica Europa unita dovrà accollare su di sé l'ammontare dei debiti pubblici degli Stati aderenti e cercare di gestirli valorizzando al meglio la somma delle proprietà statali e dei beni industriali posseduti.
Ed inoltre la futura Europa dovrà avere una unica forza
di polizia uguale in tutti gli
Stati, un unico esercito per la difesa
dei confini dell’Unione, un unico modo
di accettare o respingere l’immigrazione di Paesi
dell’Africa o del Medio Oriente in fuga
da guerre o povertà.
Dovrà avere un unico parlamento europeo che non si interessi più solo
delle dimensioni e del colore delle banane da immettere sui mercati
rionali, ma che
armonizzi pian piano tutte le
varie differenti legislazioni e i codici dei 28 (ormai 27) Paesi aderenti, e ne faccia una sintesi comune da adottare in tutti gli
stati membri.
I vari governi nazionali e i vari parlamenti nazionali dovranno pian piano sparire ed essere spogliati di ogni loro attività , delegando
il loro esistere all'unico Parlamento Europeo che governerà così da un'unica sede tutti gli Stati aderenti con leggi uniformi uguali in tutta l'Unione.
Perciò è verso una effettiva unione politica e non solo monetaria
come è accaduto finora, che è destinato
a muoversi il futuro dell’Unione Europea, che a quel punto dovrà pure cambiare
nome e chiamarsi finalmente Stati Uniti d’Europa.
Allora, e solo allora,
si potrà valutare con chiarezza che l’uscita della gran Bretagna dalla Ue , lungi dall'essere stato un
disastro, sarà stato un bene, perché portatore di nuove idee e di nuovi scenari politici che
l’altezzosità e la mania di grandezza della Merkel prima neppure lasciavano intravedere.
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