Parlando con il mio amico frate Antonio da Bergamo l'altro giorno al bar, ci siamo intrattenuti sulle vicende di quei due bei cardinali in Vaticano il cui cognome inizia con la lettera B.
E il mio amico non ha fatto mistero di non nutrire alcuna simpatia nei loro confronti.
Infatti al gruppo di amici che gli si è radunato attorno egli ha detto testualmente:
"Che bravi e belli quei due cardinali italiani che iniziano con la lettera B.
Uno è il card. Bertone, quello che si è fatto costruire un super attico miliardario in Vaticano, proprio sotto gli occhi di quel Papa che finalmente predica il ritorno alla povertà della Chiesa.
L'altro è il card. Bagnasco che si permette addirittura di correggere il Papa nella spiegazione della dottrina cristiana.
Infatti l'altro giorno il Papa ha detto che non bisogna mai più far pagare i servizi che la Chiesa offre ai suoi fedeli , e cioè il battesimo, la cresima, i funerali, le messe in suffragio dei defunti etc. etc., perché il farlo è una cosa ispirata dal diavolo.
Ma il card. Bagnasco non è d'accordo e si è permesso di smentire il Santo Padre affermando che mai e poi mai la Chiesa abbia applicato un tariffario , ma che si è sempre e solo affidata alle volontarie elemosine e offerte spontanee dei suoi fedeli.
Quindi il Papa sbaglia nel fare certi richiami all'ordine perché egli viene da un Paese lontano e non sa bene come funzionino le cose qui da noi.
E' un Papa che la gente ama e apprezza, ma che purtroppo non capisce molto della vita pratica e delle sofferenze che il clero e i preti vivono ogni giorno sulla propria pelle.
Oh,ma che belli e bravi questi due cardinali italiani il cui cognome inizia con la lettera B.
Gli italiani tutti sono orgogliosi di questi due che indubbiamente vivono sulla luna e si permettono di insegnare la religione al Papa.
Speriamo però che essi scendano velocemente dalla pianta e che si adeguino in fretta a quanto dice il loro diretto superiore, anche per non creare divisioni e contrasti tra i fedeli .
L'uno è attaccato al lusso residenziale e l'altro ai propri piccoli agi e comodità sacerdotali, così essi vedono la religione come un negozio di souvenir.
Tu vuoi un battesimo e allora paga tot euro, tu vuoi una messa in suffragio e allora paga un altro tot di euro, perché anche noi preti purtroppo abbiamo le spese della benzina e del canone televisivo e dell'abbonamento a sky e inoltre abbiamo la prima e la seconda casa da mantenere e le tasse su di esse da pagare.
D'altronde, tu capisci bene, caro fedele cristiano che se vai in un negozio a comprare un kg di mele, le devi pagare, e allora spiegami , caro, perché tu ti scandalizzi se io ti chiedo dei soldi per un battesimo o per un matrimonio o per un funerale.
Ah, caro il mio Papa Francesco, mi sa che i tuoi più sfegatati nemici tu te li ritrovi dentro casa tua, in Vaticano, quindi stai all'occhio, che quelli di guai ne sanno combinare, e tanti anche, e magari aspirano anche a prendere il tuo posto!"
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