Mi metto nei panni di un piccolo
imprenditore che vanta crediti verso la pubblica amministrazione perché ho
fatturato dei lavori pubblici per
conto del mio Comune, della mia Provincia, e della mia Regione.
Come me siamo in molti ad essere in credito verso lo
Stato e in totale vantiamo crediti non
riscossi per una settantina di miliardi.
Purtroppo alcuni di noi,
vista l’impossibilità di compensare debiti
e crediti e la cronica deficienza dello Stato nei pagamenti, hanno
preferito mollare tutto, sacrificando persino la loro vita attraverso il suicidio.
Ma io non mollo. A me piace
vivere e poi morire per crediti è una
follia.
Io i lavori li ho fatti e
adesso lo Stato mi deve ( ci deve) pagare.
Se non lo fa,noi tutti
creditori chiederemo il fallimento dello
Stato italiano.
Perché no?
Chi dice che non è
possibile?
E’ noto a tutti che
lo Stato italiano, ha nei suoi depositi
centinaia di miliardi di euro accantonati a causa dello sciagurato Patto di
Stabilità voluto dall’Europa, che impedisce ai Comuni, Provincie e Regioni di
effettuare i pagamenti dovuti.
Ebbene, si dia la possibilità, in via eccezionale e una
tantum. di utilizzare questi
accantonamenti per saldare i debiti
della Pubblica Amministrazione.
Inoltre, è sempre sotto gli
occhi di tutti che lo Stato, che dice di non avere soldi per pagare i propri debiti a chi ha effettuato dei lavori per lui,
invece questi soldi e tanti li trova per
ordinare dei nuovi arerei F35 per una spesa globale di un centinaio di miliardi
, per
costruire una Tav per treni merci che
ormai più neppure la Francia vuole ed anche per
dare rimborsi elettorali sempre più ingenti ai partiti responsabili di questo sfasciume nazionale.
Ebbene,nei libri di diritto
è scritto che quando un debitore non riesce a pagare i suoi
debiti, i creditori possono chiederne il fallimento, e a maggior ragione se si
accorgono che costui invece sta continuando a spendere e spandere, favorendo certi creditori invece di altri.
In questo periodo lo Stato
italiano sta facendo proprio questo:
dice di non avere soldi per pagare i debiti ma continua a fare acquisti e spese non necessarie.
Quindi, io, che non voglio
suicidarmi per crediti, con il presente post
chiedo il fallimento dello Stato Italia per non aver ottemperato ai suoi doveri
di pagare i debiti verso i propri fornitori di servizi.
E spero che un giudice fallimentare
mi ascolti e istruisca un bel processo di fallimento a carico dell’Italia.
E spero anche che alle
prossime elezioni la maggior parte
dei nostri attuali politici non venga più riconfermata e sia lasciata a casa a marcire e a cercare di campare con quello
che finora gli abbiamo impunemente lasciato rubare.
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